Nella nostra sezione "Miti da Sfatare", esploriamo e demistifichiamo alcune delle credenze più comuni che circolano nella società. Spesso, questi miti possono influenzare le nostre decisioni e il nostro modo di pensare, portandoci a fraintendimenti e disinformazione. Attraverso un'analisi critica e basata su prove, intendiamo chiarire la verità dietro queste affermazioni infondate, offrendo informazioni accurate e scientifiche. Scopriamo insieme cosa è vero e cosa è falso, per promuovere una cultura informata e consapevole.
Ridurre del 55% entro il 2030 l’emissione dei gas serra.
Emissioni zero da fonti fossili entro il 2050
Questi sarebbero gli obbiettivi prefissati.
Conoscendo i suoi polli l’UE chiarisce che il perseguimento di questi obbiettivi dovrebbe avvenire in concerto ed accordo con le comunità locali nel rispetto del suolo, dell’ambiente e del paesaggio, proponendo la buona pratica del ‘Prosumer’ (produttore\consumatore) ovvero favorire le Comunità Energetiche.
‘E noi che famo’? ... di risposta Draghi decreta l’impotenza delle comunità locali escludendole dai processi di approvazione di progetti presentati da aziende estranee al territorio, i cui appetiti fanno crescere a dismisura la dimensioni degli impianti.
L’Europa dice inoltre che è prioritario sfruttare il suolo già irreversibilmente compromesso (ad esempio aree industriali e aree coperte). Cosa attualmente disattesa.
È propaganda. Non lo chiede l’Europa
A fronte di quanto deciso in Europa lo Stato italiano ha decretato per la Sardegna la quota di 6Gw, dunque molto meno dei 57 dei progetti presentati e in via di approvazione del Ministero di Roma.
Inoltre noi non siamo nemmeno inquinanti rispetto al paese. Rinnovabili, produzione: Italia 25% Sardegna 27%. Fine.
È propaganda. Non lo chiede l’Europa
Il turista non viene qui per caso ma perché ‘qui è bello’. La nostra economia, la nostra quotidianità è indissolubilmente legata al nostro paesaggio.
Metti la pala, deturpi il paesaggio, perdi il turista. Semplice.
Sarebbe un danno economico incalcolabile
Nuovi abitanti rappresentano nuove possibilità. I residenti nell’agro Gallurese e nei rispettivi comuni sono in continua crescita. Coppie, famiglie e soprattutto bambini scelgono di trasferirsi e reinventarsi spinti dalla bellezza che li circonda. Questo ripopolamento va protetto e non rigettato. Il mantenimento dei servizi dipende dal mantenimento e dalla crescita demografica della popolazione residente.
Impedirebbe lo sviluppo socio economico del territorio
Oltre il danno, la beffa. Tutt’attorno al basamento ogni pala porterebbe in dote una ‘area di interdizione’ di un chilometro di diametro dove nulla potrebbe essere fatto. Pascoli, orti, frutteti, insediamenti. Nulla. Sarebbe come se qualcuno cancellasse via via pezzi di Gallura.
Così, per magia.
Costituisce sottrazione di territorio
Impedirebbe lo sviluppo socio economico del territorio
Questo fenomeno riguarderebbe gli impianti fotovoltaici. La mancanza di luce tende a desertificare il terreno sottostante gli impianti. Mancanza di vita, mancanza di humus, mancanza di struttura del terreno. Poi si parla di dissesto idro geologico e di bombe d’acqua. Vabbè.
Sarebbe un paradosso in termini di tutela ambientale
Le gettate di fondazione di questi ‘deliri ambientalisti’ sono, a detta degli stessi costruttori, inamovibili ovvero lì li mettono e li poi restano.
Sarebbe un paradosso in termini di tutela ambientale
Pale faraoniche comporterebbero disagi facilmente immaginabili. In prossimità della pala un suono cupo si genera ciclicamente al volume di una motosega (90db).
Dai 200 metri in poi si attenua lasciandoti in compagnia di un ‘woooooooo’ in bassa frequenza per un paio di chilometri. Una pala, da sola.
Pala accanto a pala viene apparecchiato il tormento dell’anima. Bontà loro.
Viola il principio di precauzione
Vicino a ‘sti cosi non ci vogliono stare manco le bestie, selvatiche e non. Pare inoltre che la produzione e la salute degli allevamenti o dei pascoli risentano della presenza di impianti di simili dimensioni.
Non parliamo poi delle rotte migratorie e del volo degli uccelli altrimenti dovremmo indignarci seriamente per la strage prossima ventura. Ammesso si sia davvero ambientalisti e Green come ‘ste pale.
Sarebbe un paradosso in termini di tutela ambientale
Pare, pare che se un comune di 4000 anime volesse istallarsi impianti ‘rinnovabili’ avrebbe diritto ad un finanziamento del 40% a fondo perduto per una potenza installata fino a 1 Mw.
Già fa ridere così, ma poi scopri che, pare, lo stesso finanziamento passi a un limite di 2000 Mw nel caso delle oscenità da 250 metri proposte dai privati.
Concorrenza sleale prevista per legge
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